Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, in un intervento pubblicato sul Messaggero scrive: “Solo un grande ‘patto sociale’ può oggi farci recuperare il rapporto con la gente, chiamando tutti i soggetti ad una assunzione di responsabilità di fronte ad obiettivi chiari, selezionati e condivisi. A cominciare dai temi di una riduzione equa delle tasse, delle pensioni, del lavoro dei giovani, della riduzione dell’enorme divario nord-sud, del contrasto alla povertà, della costruzione rapida delle infrastrutture, della tutela del territorio e dell’ambiente, di una nuova politica industriale più legata all’innovazione ed alla ricerca, temi su cui il Governo e le parti sociali dovrebbero individuare scelte comuni”.
“Lo diciamo al Presidente del Consiglio, Conte: occorre cominciare a discutere ed a produrre la sintesi tra i diversi interessi in campo. I posti di lavoro stabili vengono solo favorendo maggiori investimenti pubblici e privati, riducendo il cuneo fiscale per le imprese e per i lavoratori, con vere politiche attive e più formazione. Abbiamo bisogno di un modello complessivo di sviluppo: questo è quello che è mancato nell’azione dei Governi degli ultimi anni. E allargare la partecipazione ai corpi sociali, condividere gli obiettivi, è la strada per recuperare la fiducia dei cittadini e soprattutto dei giovani, nelle istituzioni ed anche nella politica, come ci ha ricordato più volte il Presidente della Repubblica Mattarella. Un Paese complesso come l’Italia non si governa con una politica degli annunci o con i “contratti ” tra le forze politiche. Bisogna favorire gli accordi con tutti i soggetti responsabili, in modo che ciascuno faccia la propria parte nell’interesse esclusivo del Paese”.