Gianfranco Fini è stato ospite di Michele Santoro nella trasmissione "Servizio pubblico". Il presidente della Camera ha sottolineato che la situazione finanziaria, economica e quindi sociale e’ pesante: "l’Italia – ha detto il leader di Futuro e Libertà – e’ di fronte ad una situazione pericolosa". Per questo pensare al "voto subito" è, per Fini, pura follia: certo, "le elezioni non sono da demonizzare, a meno che non vi siano degli ostacoli oggettivi. Ma davvero possiamo attendere ancora 2-3 mesi prima di mettere in campo le misure che servono? E inoltre noi abbiamo una legge elettorale che al 99% non fara’ registrare dopo il voto una maggioranza certa al Senato. Non scherziamo col fuoco. Se votiamo e poi la maggioranza non c’e’, perdiamo del tutto la credibilita’ e rischiamo di essere travolti".
In ogni caso "il governo Monti nasce solo se Berlusconi si prende la responsabilita’ di dire che serve un esecutivo di larghe intese. Chi dice no dovra’ spiegare perche’ privilegia un interesse di parte a quello generale". "Spero che lunedi’ all’apertura dei mercati avremo un nuovo premier incaricato, sarebbe un fatto molto positivo".
"Alcuni bizantinismi e rituali del nostro sistema politico non vengono capiti dai mercati. Quando Berlusconi ha annunciato le sue dimissioni non si sapevano i tempi e i contenuti del ddl Stabilita’. Napolitano con il suo comunicato ha messo i puntini sulle i, facendo capire che il percorso e’ chiaro".
"Se dobbiamo dire agli italiani che bisogna tirare la cinghia, bisogna cominciare da chi ha di piu’. Anche Confindustria chiede la patrimoniale".
In conclusione, un’interrogativo a cui lo stesso Fini dà una risposta: "Il berlusconismo e’ finito? Mah…E’ finito il governo Berlusconi, accontentiamoci intanto di questo..".
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