Renzi "è pieno di buona volontà, ha molte energie e idee" ma il consiglio è di "mettere un po’ di ordine tra i suoi vari fini… Essere meno generico e più concreto. E avere uno stile un po’ più da statista. Altro che secchiate d’acqua in testa e gelati in mano… Essere simpatico fa presto a stufare", "prima di gettarsi il secchio di acqua gelata in testa avrebbe fatto bene a informarsi se lo avrebbero fatto anche gli altri capi di Stato, come Obama o la Merkel". Lo afferma Massimo Cacciari in una intervista a Repubblica nella quale sostiene che "il suo problema è decidere da che parte cominciare a srotolare il gomitolo. Mettere un po’ di ordine. Avere metodo. Visto che di soldi non ce ne sono molti dovrebbe cominciare col semplificare le procedure. Per esempio semplificare la giustizia amministrativa, il pagamento delle tasse" mentre essere partito dalle riforme istituzionali "mi è sembrata un po’ una mentalità alla Berlusconi. Come dire ‘non mi permettono di decidere’".
Cacciari punta il dito in particolare sulla riforma della scuola: "Come deve essere la scuola per Matteo Renzi? Francamente non si capisce. Una riforma si annuncia quando hai nero su bianco un disegno complessivo, un programma di sistema. Altrimenti rischi di fare annunci a vanvera..".
Secondo l’ex sindaco di Venezia "bisogna ridurre drasticamente i tempi dello studio. Arrivare alla fine della scuola a 18 anni, non un secondo dopo. Per l’università puntare tutto sull’autonomia, abbandonando ogni mentalità centralistica. E eliminare il valore legale del titolo di studio".
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