‘La colpa e’ di Monti, il macellaio sociale, cosi’ i partiti, che non hanno tagliato nessun loro privilegio, potranno ripresentarsi alle prossime elezioni con un governo di responsabilita’ nazionale, una grande coalizione di sinistra-destra-centro per salvare l’Italia. Ci vediamo in Parlamento. Sara’ un piacere’. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo che aggiunge: ‘I responsabili dello sfascio, visto che non possono piu’ dare il cattivo esempio, come vecchie baldracche si lanciano in consigli quotidiani’. ‘E’ in corso una gigantesca manipolazione di massa. I partiti che hanno portato il Paese in bancarotta vengono lentamente sostituiti nel pensiero collettivo da un curatore fallimentare. Rigor Montis, lui solo, e’ diventato il responsabile dell’impoverimento della nazione, della chiusura di ospedali e tribunali di giustizia, di una tassazione folle, degli imprenditori suicidi, dell’IMU, del fallimento delle piccole e media imprese, dell’inflazione che divora i redditi, degli esodati, della disoccupazione, dell’emigrazione delle nuove generazioni ridotte come i loro bisnonni a cercare lavoro in ogni landa della Terra’ scrive il leader del M5S. Insomma, ‘questo sfascio non riguarda piu’ chi lo ha causato, i pdiellini e i pdmenoellini. Anzi, i responsabili, i Casini, gli Alfano, i Veltroni, i D’Alema, i Bersani pontificano sulle misure da prendere, fanno osservazioni a Monti’.
‘Partiti si ‘riverginano’ grazie ai servi dei media e Monti e’ la loro fonte di rinascita, di una nuova giovinezza, venuto a prendere su di se’ i peccati della Seconda Repubblica. I partiti non dicono che siamo in una situazione tragica, creata da loro, con un debito pubblico di 2000 miliardi di cui sono i soli responsabili. Non dicono, questi europeisti del Kaiser, che se usciremo dall’euro e’ per colpa loro, che – continua – siamo tecnicamente falliti con i nuovi interessi sui titoli pubblici che non riusciremo mai a pagare’. Soprattutto, conclude, ‘non dicono che Monti sta evitando (ma per quanto?) il blocco delle pensioni e degli stipendi ai dipendenti pubblici per mancanza di liquidita’, e neppure che se la Bce non si accollera’ in un modo o nell’altro il nostro debito rischiamo la guerra civile’.
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