Roatan è un’isola caraibica, si trova al largo dell’Honduras e appartiene al Paese centroamericano. Era un covo di pirati, anche del famigerato Henry Morgan, uno dei più celebri: ha ispirato libri, film e anche un rum porta il suo nome. Ammiraglio, corsaro e politico inglese, divenne anche governatore della Giamaica, nato nel 1635 e morto nel 1688. Roatan fa parte delle Islas de Bahia ed è diventata la nuova meta del turismo internazionale. Una ‘ottava meraviglia’ che sta attirando l’attenzione di tutto il mondo. E ad esserne innamorati, e non poteva essere diversamente, sono stati gli italiani che ora, assieme ai sudamericani, rappresentano le ‘fonti’ turistiche più cospicue dell’isoletta che è davvero un piccolo ‘paradiso terrestre’.
I visitatori arrivano in ogni periodo dell’anno, ma adesso, che siamo in novembre, è il momento delle grandi navi da crociera che si fermano in questo angolo meraviglioso dove il mare è color turchese e la sabbia è vellutata. Per avere un’idea di quello che è il flusso turistico a Roatan, basta pensare che solo in novembre si fermeranno 16 navi da crociera, con un minimo di 2.500 passeggeri ognuna, come 40.000 turisti che avranno la possibilità di ammirare quella che può essere definita come una delle più belle isole del mondo. Ma, come detto, novembre rappresenta soltanto l’inizio, a dicembre infatti il numero di navi che ormeggeranno nelle acque di Roatan diventeranno dalle due alle tre al giorno, quindi in un mese almeno una ottantina con complessivamente 200.000 turisti. Una ‘marea’ che non si ferma e ora il turismo rappresenta ovviamente la voce più importante dell’economia dell’isola, dove la gente è affabile, dove la differenza tra povertà e ricchezza però si fa a volte troppo evidente, da una parte le caratteristiche favelas e dall’altra le case fatte costruire da chi i soldi li ha portati da fuori. E se ovviamente per la vicinanza, i turisti americani sono la maggior parte, chi ha dimostrato finora il maggior interesse nel passare almeno qualche giorno in questo paradiso sono proprio i turisti italiani. Quest’anno, lo dicono a Roatan, proprio dall’Italia e da alcuni Paesi del Sudamerica, in particolare Colombia, Perù e Uruguay, c’è stato l’incremento maggiore, l’interesse più profondo per un mare, una spiaggia, un clima e anche una popolazione locale che ha ben pochi eguali in tutto il mondo. Così le grandi compagnie di navi da crociera hanno Roatan ormai come una delle loro mete fisse: arrivano Carnival, Royal Carribean e tutti gli altri grandi nomi. Uno sbarco di turisti continuo, un boom che le autorità locali vogliono sfruttare al meglio.
"Cerchiamo di attrarre investitori internazionali ma anche locali – ha spiegato Victor Monjada, cafo ufficio stampa della Zona Libre Turistica, Zolitur – vogliamo lavorare in maniera ferma per migliorare le condizioni di vita degli abitanti attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro". Turismo e investimenti in una zona dove, anche per quello che riguarda le previsioni dell’anno prossimo, il boom sembra destinato solo a crescere: infatti le stime per il 2014 parlano di arrivi che dovrebbero aumentare del 30/40%. "Gli imprenditori che investono qui – ha aggiunto Monjada – hanno anche la possibilità di ottenere sgravi fiscali, incentivi affinchè si possano creare nuovi posti di lavoro".
Con la crescita continua del numero di turisti in arrivo, a Roatan si stanno anche progettando nuovi lavori di ammodernamento, in particolare del molo, depositi di acqua e altre infrastrutture. Rifacimenti che risultano necessari, anche se la bellezza di Roatan non ha bisogno di particolari maquillage, ma comunque la necessità di rendere ancora più accogliente l’isola c’è, anche perchè nell’ultimo anno l’ingresso in porto dei crocieristi ha portato un milione di dollari, cifra davvero importante per l’economia dell’isola. Quando un turista arriva in porto infatti paga una tassa il cui 35% finisce nelle casse dello stato honduregno, che alla fine sono 2,55 dollari a quali ovviamente vanno poi aggiunte le imposte derivanti da tutta quella che è l’attività commerciale dell’isola che non si ferma mai e pur con le alte e le basse stagioni, continua dodici mesi all’anno. E per ogni nave da crociera che fa tappa a Roatan è stato calcolato che si beneficiano 20.000 abitanti e tra questi 500 operatori del trasporto e 100 guide turistiche e commerciali.
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