Principe della scrittura, certamente il migliore, il più colto e raffinato. Ma è stato assai più di uno scrittore: ministro nel primo governo Berlusconi, formidabile direttore di Panorama e poi fondatore del Foglio: 10.000 copie per un pubblico di élite, con un numero – il sabato – di particolare fascino. Quando dirigeva Panorama, mi diede una delle più forti emozioni della mia carriera.
Avendo saputo di una mia particolare serata a chemin de fer al casinò di Saint Vincent, mi chiese di raccontarla dandomi istruzioni che a qualsiasi direttore farebbero venire l’orticaria: «Scrivi quanto vuoi, come vuoi, non preoccuparti se i lettori non capiscono i termini tecnici». Galvanizzato dalla fiducia e dallo snobismo efferato, scrissi uno dei miei pezzi migliori. Lo adoro.
Ci sono i giornalisti e poi c’è Giuliano Ferrara. È necessario aggiungere altro? Qualità superiore.
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