I giovani del Sud tendono a fumare di piu’ rispetto ai loro coetanei che vivono al Nord, cambiano partner piu’ facilmente e preferiscono la marijuana; i giovani del Nord tendono invece a bere di piu’, sono piu’ ‘fedeli’ e preferiscono droghe piu’ costose, come cocaina e cocktail chimici. Ma tutti sono ugualmente esposti al rischio di malattie sessualmente trasmesse per la scarsa attenzione che hanno alla prevenzione. E’ quanto emerge dalla campagna 2012 del progetto nazionale Androlife, i cui risultati sono stati presentati oggi a Lecce, nel convegno sulle malattie associate alla riproduzione.
Rivolto ai giovani fra 18 e 35 anni, il progetto e’ nato per comunicare i fattori di rischio per le malattie del sistema riproduttivo e la proposta di una visita andrologica gratuita.
‘I dati che emergono sono molto importanti, soprattutto in un momento in cui in Italia stanno aumentando le malattie sessualmente trasmesse’, ha detto Carlo Foresta, presidente della Societa’ italiana di Andrologia e Medicina della Sessualita’ (Siams) e direttore del Servizio per la patologia della riproduzione umana all’Universita’ di Padova.
I dati provengono da 4.000 questionari distribuiti in tutta Italia ai giovani fra 18 e 35 anni. Dalla loro analisi, prosegue Foresta, ‘emerge chiaramente che il comportamento sessuale e’ piu’ libero fra i giovani del Sud, che tendono ad avere un maggior numero dei partner’. Tuttavia l’uso del profilattico e’ diffuso solo in un caso su due.
E’ molto diverso, infine, anche lo stile di vita: i giovani che vivono al Centro e al Sud fumano di piu’, non fanno attivita’ fisica e tendono ad essere obesi, mentre nel Nord fanno piu’ movimento e sono piu’ snelli. ‘Anche l’obesita’ nei giovani – osserva Foresta – puo’ essere considerata un fattore di rischio per la riproduzione poiche’ e’ spesso causa di malattie come l’ipogonadismo.
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