Non solo in Friuli, ma in tutta Italia si stanno svolgendo importanti iniziative culturali, già progettate e definite nel corso della riunione d’insediamento della Commissione tecnico-scientifica istituita il 17 gennaio scorso dal ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, decreto firmato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) a Roma, per le celebrazioni dei 40 anni della morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta in circostanze tragiche nel 1975.
A Pasolini sarà dedicato un Centro Studi a Roma per rendere note le sue opere, al fine di approfondire anche il rapporto dello scrittore con la capitale, nel quale ha vissuto, e saranno congiunti idealmente con un treno i luoghi importanti della sua vita (Casarsa, Bologna, Firenze, Roma e Matera).
Il Friuli Venezia Giulia sarà il protagonista nelle importanti iniziative culturali tra le tante regioni italiane che, dal 29 marzo al 19 aprile 2015, commemorano la scomparsa dello scrittore, considerato uno dei maggiori autori italiani del ventesimo secolo.
Domenica 29 marzo dalle ore 14.30 alle ore 18.30 sarà una giornata particolare nella Casarsa di Pier Paolo Pasolini. Per l’intero pomeriggio, infatti, gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Casarsa della Delizia, del Liceo "Le Filandiere" di San Vito al Tagliamento e del Liceo “Lopardi-Majorana” di Pordenone saranno impegnati ad accogliere e guidare i visitatori attraverso i luoghi più significativi legati alla presenza dell’amato poeta nel territorio comunale, nell’anno in cui se ne ricordano i quarant’anni dalla scomparsa.
Guidati dalla “meglio gioventù” sarà dunque possibile visitare Casa Colussi, casa natale di Susanna Colussi madre di Pier Paolo Pasolini ed oggi sede del Centro Studi dedicato al poeta, l’antica chiesa parrocchiale di Santa Croce, con all’interno la lapide votiva che ispirò Pasolini nella stesura del dramma teatrale I Turcs tal Friûl e la chiesa di Sant’Antonio Abate, in località Versuta, con affreschi del Trecento e Quattrocento.
Ma il percorso celebrativo di Pasolini non s’arresta qui: proprio oggi l’assessore regionale alla Cultura, Torrenti ha informato su un convegno accademico internazionale che sarà proposto a fine ottobre a Casarsa della Delizia (Pordenone) promosso dal Centro studi Pasolini e su un grande concerto il 2 novembre al Teatro "Verdi" di Pordenone, con musiche composte per l’occasione da Azio Corghi.
A prescindere dai fatti e dalle reali responsabilità che hanno condotto alla sua morte, così emblematica, al punto da essere stata paragonata a quella di Caravaggio, a prescindere da tutte le sue contraddizioni, resta il fatto che Pasolini è unico nella sua versatilità, nel suo genere di artista e intellettuale italiano. E il Friuli lo sa bene, è per questa ragione che lo osanna lecitamente, ora più che mai, come poeta, romanziere, drammaturgo, linguista, saggista e cineasta.
Discussione su questo articolo