La vittoria del Front National al primo turno delle regionali francesi rappresenta la rivolta del popolo contro le élite. Lo ha dichiarato la leader dell’ultradestra, Marine Le Pen, parlando alla radio Rtl. "I cittadini – ha spiegato – non sopportano più il disprezzo di una classe politica che per anni ha difeso i suoi interessi e non quelli del popolo". Con una vittoria a livello nazionale di circa il 28%, secondo le ultime proiezioni, il suo partito ha inferto un duro colpo all’alleanza di centro-destra guidata dall’ex presidente Nicolas Sarkozy e alla coalizione dei socialisti, i grandi sconfitti di questa tornata elettorale.
Questo risultato, ha sostenuto Le Pen, è stato "ottenuto nonostante le ingiurie contro il mio partito e non è una sorpresa, ma è il frutto di una lunga ascesa". Obiettivo del partito nazionalista è rafforzare la vittoria nelle sei regioni in cui ora è in testa durante il ballottaggio di domenica prossima, e guadagnarne altre. "Il Paese – ha aggiunto Le Pen – è in una situazione drammatica in termini di creazione di ricchezza, e il popolo francese ha ora voglia di cambiamento".
La sconfitta subita dal partito socialista del presidente francese François Hollande, durante il primo turno delle regionali, è una sorta di suicidio collettivo per tale formazione. Secondo Le Pen la scelta dei socialisti di ritirarsi dal ballotaggio nelle regioni in cui non aveva possibilità di vincere, favorendo così la vittoria del centro destra a scapito del Front National, "è stata una decisione ingiusta e antidemocratica".
LE REAZIONI POLITICHE IN ITALIA Per l’Europa è arrivato il momento di "cambiare", il voto francese dimostra che senza investimenti sulla "crescita" prevalgono inevitabilmente "i populismi". Lo ha scritto Matteo Renzi su twitter, commentando le regionali francesi. Il rischio populismo, ha aggiunto Renzi, non riguarda l’Italia perché "facciamo le riforme". Ha spiegato il premier: "Credo che sia arrivato il momento per le Istituzioni Europee di guardare in faccia la realtà: di sola tattica si muore. Senza un disegno strategico, soprattutto sull’economia e la crescita, i populisti vinceranno prima o poi anche alcune politiche nazionali". "In Italia no", ha aggiunto.
"In Italia vinciamo noi perché le riforme stanno finalmente dando frutti: la maggioranza degli italiani sta con chi vuole cambiare, non con chi sa solo lamentarsi". Ha concluso Renzi: "Io non sono, dunque, preoccupato per l’Italia, ma sono molto preoccupato per l’Europa. Se l’Europa non cambia direzione subito, le Istituzioni Europee rischiano di diventare (più o meno inconsapevolmente) le migliori alleate di Marine Le Pen e di quelli che provano a emularla".
Per Laura Garavini, Pd, eletta all’estero, “ha ragione il presidente Matteo Renzi a rivolgere un monito all’Europa, avvertendo la pressante urgenza di una iniziativa politica. Se l’Europa non sara’ in grado della sfida che ha di fronte, rischia il fascismo e la propria frantumazione. Questo e’ il pericolo maggiore che porta con se’ l’affermazione del Front national di Marine Le Pen. Per questo non e’ piu’ possibile aspettare: occorre un disegno strategico per uno spazio politico e sociale comune, solidale, forte. Solo cosi’ potremo respingere i populismi".
"In Francia ha vinto una destra estremamente bella, netta, smoderata". Lo scrive in un tweet Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
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