"Un’assenza forzata dalle urne, e dalle platee, di un leader delle capacità di Berlusconi, non passa inosservata. Il partito vacilla senza di lui. Ma cosa significa, questo? Che finisce tutto? No!". Così Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi, in un’intervista pubblicata oggi su Repubblica. "Intanto – aggiunge – l’interdizione dura solo due anni, amen. Poi io spero, sommessamente, anche egoisticamente, che Marina Berlusconi pensi davvero a questa incredibile sfida: anche se, da donna, mi rendo conto di quale sacrificio possa rappresentare".
"Renzi scimmiotta un po’ Silvio, sì, ma non ha nulla di lui, anzi con le sue slide somiglia più a Mike Bongiorno". Francesca Pascale non risparmia una stoccata anche ad Agnese Renzi. "Ha tutto il mio rispetto: ma la moglie del presidente, invece di chiedere l’aspettativa, perché non lascia il posto a un precario della scuola? In fondo lei adesso sarà impegnata su altri fronti".
Per Pascale "questo Governo si regge su due traditori. Uno è Renzi che assicurava di voler arrivare a Palazzo Chigi per la via maestra del voto. L’altro è Alfano: autentico voltagabbana. Se io avessi ‘contato’ nel partito – aggiunge-, onestamente, Alfano non l’avrei candidato neanche. A me non ispirava fiducia, ma Berlusconi lo ha allevato come un figlio e ne ha subito il tradimento nel momento per lui più difficile". "Toti? E’ stato una scelta di Berlusconi e nessuno dovrebbe permettersi di contestarlo. Nel partito tutti devono tutto solo a lui".
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