Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, intervenendo agli Stati Generali della manifestazione organizzata da Cuore Nazionale, ha parlato di politica, di alleanze, di elezioni regionali. "Il compito di Forza Italia e’ un compito essenziale, noi dobbiamo ricostruire il centrodestra. E dobbiamo ricostruire il centrodestra europeo, non lepenista, non fondamentalista, non un centrodestra che protesta e non puo’ vincere mai, ma il centrodestra che abbiamo conosciuto, che abbiamo costruito con Antonio Tajani, il centrodestra forte in Europa", ha detto Brunetta, secondo il quale “abbiamo tutti i nostri elettori da riconquistare. Qualcuno dice con amarezza, ‘abbiamo perso 9 milioni’, ma io dico abbiamo 9 milioni da riconquistare, perche’ sono tutti li’, tutti in stand by, ci stanno tutti aspettando, stanno aspettando una linea politica chiara, stanno aspettando chiarezza, un leader, ma non un leader qualsiasi, stanno aspettando Berlusconi. La domanda che ti fanno tutti i giornalisti – ha aggiunto – ‘ma non riuscite a trovare un leader’, ma il leader ce lo abbiamo gia’, e io adesso a Berlusconi chiedo che ci liberi da Renzi, che salvi la democrazia italiana e che salvi la democrazia in Europa. Questo e’ compito di Berlusconi: salvare la nostra democrazia, salvare la nostra economia. E dico all’amico Fitto, non si barattano obiettivi di questa portata con qualche posto in lista, in piu’ o in meno. Ora il tema e’ salvare l’Italia, come nel ’94".
Brunetta è un fiume in piena. "Noi rappresentiamo la stragrande maggioranza degli italiani, noi rappresentiamo l’Italia migliore. Il ceto medio, la borghesia, lavoro dipendente, lavoro autonomo, i giovani, gli anziani, la speranza della gente. L’Italia migliore che da sempre, dal dopoguerra, e’ maggioritaria nel nostro Paese, che nel tempo e’ stata rappresentata dalla Democrazia Cristiana, dal centrosinistra, quello riformatore, e che dal ’94 e’ rappresentata da Berlusconi, dal centrodestra".
"Mancheremmo a questo appuntamento con la storia solo per colpa nostra, se siamo disuniti, se siamo spaccati, se siamo litigiosi, se siamo egoisti, se saremo egoisti, lo dico a Salvini. Non si vince da soli – avverte l’azzurro -, lo ha dimostrato Berlusconi con Bossi e con Fini nel ’94, non si vince da soli. Lo dico a tutto il centrodestra, ma – ribadisce – lo dico soprattutto a Salvini, non si vince da soli. Noi abbiamo bisogno di un centrodestra unito con un progetto di salvezza per il Paese. La democrazia e’ questo. Diceva Gandhi: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono, poi vinci".
"Il Patto del Nazareno delle origini era straordinario: non piu’ demonizzazione di Berlusconi e riforme condivise. Sapete tutti come e’ finita. Renzi ci ha usato contro la sua minoranza interna, tanto al Senato quanto alla Camera, e poi ci ha buttato via. Ci ha ingannato, ha fatto bene Berlusconi a provarci fino alla fine, pur di avere un presidente della Repubblica condiviso. Abbiamo dato tutto, accettato i cambiamenti del Patto, e ognuno di essi andava a favore di Renzi. Il tutto per un presidente condiviso, Giuliano Amato, non un uomo di Forza Italia, ma la tessera numero uno del Partito democratico. Renzi per un anno ha usato noi contro la minoranza del suo partito, poi al momento decisivo ha usato loro contro di noi".
Brunetta dice si essere “un inguaribile ottimista, nonostante il nostro masochismo quotidiano, perche’ dall’altra parte stanno peggio di noi. Ad esempio in Puglia stanno correndo insulti tra Vendola e il Pd. E li’ si puo’ vincere, a patto di stare uniti. In Puglia, nelle Marche, in Liguria, la sinistra e’ spaccata. Se fossimo uniti – aggiunge – potremmo vincere. Per non parlare dell’Umbria dove il nostro candidato e’ trasversale. In Campania Caldoro ha tutte le chance per vincere, cosi’ come Zaia in Veneto. E qui mi fermo. Si parlava fino a poche settimane fa del 7 a 0 per la sinistra. Adesso siamo con grande certezza al 5 a 2. Ma potrebbe essere anche al 4 a 3 per noi o al 5 a 2 per noi".
"Tutto questo – sottolinea – non ci viene pero’ regalato. La gente ha cominciato a capire Renzi e il renzismo. Per la prima volta dal dopoguerra a oggi la nostra democrazia e’ in pericolo. Il combinato disposto tra riforme costituzionali ed economiche del renzismo e’ un pericolo per la sopravvivenza delle istituzioni democratiche". "Dobbiamo costruire un centrodestra europeo, non lepenista. Un’Europa che si sta accorgendo di quanto avesse ragione Berlusconi, sulla Libia, su Putin, sull’immigrazione. Al di la’ di sorrisetti idioti di qualche leader. In Europa ricominciano tutti a dire: Berlusconi aveva ragione. E se lo dicono in Europa perche’ non dobbiamo dirlo anche noi in Italia?", conclude Brunetta.
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