Piccolo desiderio, ma mica tanto. Il cittì della Nazionale, Conte, non lo farà mai, ma io penso che Francesco Totti darebbe una carta in più, ideale, per la squadra azzurra che tra qualche settimana sarà impegnata nel campionato europeo. Una carta straordinaria da giocarsi (come ha fatto finalmente la Roma, nelle ultime partite, con risultati decisivi) negli ultimi trenta, quindici o anche dieci minuti.
Non so se Francesco sia disponibile. Così come ancora non si sa se sia disponibile ad accettare (e fa bene!) il rinnovo del contratto, che gli viene proposto finalmente, dopo una lunga e mortificante attesa, dal presuntuoso americano che dirige la Roma standosene oltre oceano, nella speranza che sia esaudita la sua unica speranza pseudo romanista, ovvero la costruzione, lucrosa, di un nuovo stadio.
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