Di notte, i caroselli nelle piazze italiane per le prodezze di Balotelli a Varsavia. Di giorno, quelli sulle piazze affari di tutto il mondo per quelle di Monti a Bruxelles. In meno di dodici ore i due ‘Super Mario’ d’Italia piegano la Germania del calcio e della politica. E’ ‘Monti 2, Merkel 1’ perfino per la stampa tedesca. Il ‘Die Welt’ parla di ‘una notte di sconfitte’ per la cancelliera ‘che entrera’ nella storia’. E la maggior parte degli economisti tedeschi, gente che non si lascia incantare dalla suggestione calcistica, argomenta che Monti ha segnato due gol ottenendo il via libera politico al meccanismo anti-spread e alla ricapitalizzazione diretta delle banche, la cancelliera uno solo, riuscendo a mantenere il no agli eurobond.
Cosi’ sui social network impazzano i ‘photoshop’ dei Super Mario. E se l’italianissimo ragazzo nero nato a Palermo e cresciuto a Brescia ha sconfitto la Germania segnando di testa e di piede, il compunto professore di Varese ha fatto vincere l’Italia con un un capolavoro di tattica e di forza negoziale costruito nell’ultimo mese di contatti e finalizzato nella notte di Bruxelles. Proprio come gli azzurri di Prandelli. Con un risultato, vista la tradizione, anche piu’ sorprendente. Il capolavoro e’ stato quello di spiazzare la Merkel facendo squadra con Rajoy e giocando di sponda con Francois Hollande. Quando si e’ trattato di dire lo scontato si’ al ‘piano della crescita’ proposto dall’inquilino dell’Eliseo e concordato nel quadrilaterale di Roma, ha posto il ‘veto’ assieme alla Spagna. Niente avalli finche’ Merkel ed i suoi alleati nordici non avessero accettato ‘l’accordo globale’. Li’ e’ entrato a sorpresa in gioco Hollande, che ha convocato una conferenza stampa notturna per spiegare che di quella tattica era stato avvertito, che la approvava, che non si poteva fare diversamente e che persino la Francia era disposta ad infrangere il tabu’ della ‘cessione di sovranita”. La Cancelliera, che con Parigi ha avuto due soli contatti in un mese, si e’ finalmente accorta che all’Eliseo non c’era piu’ il Sarkozy con cui andava ‘mano nella mano’. Si e’ trattato ‘di far prendere coscienza’ alla Merkel ‘della sfida in gioco’, ‘e’ stata lunga’ ma il gioco e’ riuscito, dice Hollande nella conferenza stampa finale. Fonti europee che hanno assistito al negoziato raccontano che il compassato presidente della Bocconi e’ arrivato a sbattere il pugno sul tavolo, non solo metaforicamente, in una trattativa in cui le voci sono state alzate. Alla fine, secondo Hollande, ‘nessuno puo’ dire di aver vinto o di aver perso, e’ l’Europa che ha vinto: era questo l’obiettivo del vertice’. ‘Non so se basterà’, dice il ‘SuperMario’ in grigio pensando all’apertura dei mercati di lunedi’ mattina. In fin dei conti, esattamente quello che puo’ dire quello in azzurro pensando alla chiusura dell’Europeo di domenica sera.
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