La guardia di finanza ha notificato all’ex senatore del Pdl, Sergio De Gregorio, un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. L’ex onorevole ha eletto domicilio nella sua abitazione romana. Ex senatore dell’Idv poi passato con il Pdl, De Gregorio, e’ accusato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni dello Stato, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori, emissioni e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, violazione della legge fallimentare per aver ottenuto indebitamente fondi statali per l’editoria che in realta’ non erano dovuti.
"Socialmente pericoloso per la natura dei reati commessi con modalita’ collaudate che hanno cagionato allo Stato un danno rilevante". Con queste motivazioni la Cassazione, lo scorso 21 novembre, aveva di fatto decretato la fine delle possibilita’ di annullamento della misura custodiale dei domiciliari per l’ex senatore Sergio De Gregorio. Proprio in virtu’ della decisione della Suprema Corte, l’ex onorevole e presidente della commissione Difesa ha ricevuto l’ordinanza ai domiciliari per "aver svolto un ruolo centrale nella truffa congegnata, a spese delle finanze pubbliche, al fine di ottenere 23 milioni di euro per il quotidiano ‘L’Avanti’ diretto da Valter Lavitola", a sua volta detenuto. Secondo l’accusa De Gregorio ha avuto un ruolo centrale nella complessiva vicenda che ha visto l’erogazione di indebite e cospicue somme di contribuzioni pubbliche alla societa’ editrice del giornale ‘L’Avanti’, pur non ricorrendo i requisiti previsti dalla legge.
Alle ore 12.30 l’ex parlamentare del Pdl Sergio De Gregorio si e’ presentato nella caserma della Guardia di Finanza di via dell’Olmata, a Roma, per costituirsi. Il capitano del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, Antonio Di Giovanni, lo attendeva per consegnargli l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Ad accompagnare De Gregorio, negli ultimi minuti da uomo libero, il suo legale Carlo Fabbozzo. Dopo avere ricevuto il provvedimento Sergio De Gregorio e’ stato condotto ai domiciliari nella sua abitazione romana ai Parioli.
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