L’incontro a sorpresa che si e’ tenuto mercoledi’ a L’Avana tra l’ex primo ministro socialista spagnolo, Jose’ Luis Rodriguez Zapatero, e il presidente cubano, Raul Castro, ha provocato ieri uno scontro senza precedenti tra il Partito socialista spagnolo (Psoe) e il governo del Partito popolare (Pp) in una materia sensibile come la politica estera. Il ministro degli Affari esteri spagnolo, Jose’ Manuel Garcia-Margallo, non ha nascosto la rabbia e, con parole insolitamente dure, ha descritto il viaggio a Cuba del politico socialista un atto di "incredibile slealta’".
La reazione del capo della diplomazia spagnola si deve principalmente al fatto che lo scorso novembre Raul Castro rifiuto’ di riceverlo durante la sua prima visita a Cuba, un viaggio in cui Margallo parlo’ pubblicamente di diritti umani e di liberta’ di espressione. Secondo un editoriale del quotidiano "El Pais", l’esemplare discrezione che Zapatero aveva mantenuto, in qualita’ di ex presidente del governo, sino alla scorsa settimana, e’ stata seriamente messa in discussione dopo il viaggio a Cuba, che lo portera’ anche ad incontrare il presidente della Bolivia, Evo Morales. Le "linee generali della politica estera non possono in alcun modo essere soggette ai capricci della lotta partigiana", scrive il quotidiano, secondo cui l’ex premier avrebbe dovuto "coordinarsi con il governo".
La mancanza di armonia tra le attivita’ degli ex presidenti e i compiti dei governi che gli succedono non e’ nuova, si legge nell’editoriale: ad Aznar non piacquero alcune iniziative di Felipe Gonzalez e Zapatero non vide di buon occhio il fatto che Aznar avesse un proprio programma di viaggi all’estero. Fino a poco tempo fa, Zapatero era riuscito "a rimanere al margine, in un discreto secondo piano". Ora, dopo questo incidente diplomatico, sembra aver dato seguito ad una battaglia politica iniziata tempo fa, in un anno colmo di date elettorali: schivando il segretario generale del suo partito, Pedro Sanchez, Zapatero ha incontrato segretamente a dicembre Pablo Iglesias, il leader del movimento Podemos, diretto rivale del Psoe nei sondaggi.
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