La presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, a Perugia per l’assemblea generale, durante il suo intervento ha parlato anche di crisi economica: "Fino ai primi di agosto il Governo italiano ha detto che noi non avevamo crisi, io sono stata attaccata per aver detto il contrario, ma io finche’ sono qua diro’ quello che penso. Io ho detto spesso a nome di Confindustria che l’Italia non va bene, non cresce, non fa riforme strutturali, la tesi del Governo era che noi eravamo al riparo e questo non era vero". "Noi continueremo a essere una voce di critica, di denuncia, indipendente, che non ha paura", ha sottolineato con forza.
La crisi, ha spiegato Marcegaglia, ha messo anche l’Europa di fronte a un problema di leadership. "L’Europa si arrabbatta senza trovare una soluzione" e sulla riunione tra il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, "sono rimasta molto male: due Paesi si sono sostituiti alla Commissione europea. Non va bene". La proposta di introdurre una Tobin tax, uscita dalla riunione tra Francia e Germania, "evidenzia la difficolta’ di leadership politica in Europa".
Con la Cgil, anche in Umbria, "c’è un rapporto molto positivo", afferma, ma allos stesso tempo giudica "strana" la contestazione di un presidio organizzato dal sindacato a Perugia in occasione dell’assemblea provinciale degli industriali e contro, in particolare, l’inserimento nella manovra economica dell’articolo 8 sulla riforma della contrattazione. La leader degli industriali ha ricordato l’accordo del 28 giugno sullo stesso tema della contrattazione aziendale, "con il quale ci siamo riuniti anche con la Cgil nella logica, in momenti difficili, di lasciare da parte le cose che dividono e mettere sul campo le cose che uniscono".
Sui passi mossi in Cina dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti: "Sono sempre stata a favore di investimenti esteri in Italia", dice la Presidente di Confindustria, ma avverte: "Dobbiamo fare attenzione che ci siano condizioni di reciprocita’, che non ci sia solo una volonta’ di portare via tecnologia, ma di investire seriamente. Possiamo avere partnership importanti come con la Cina, e fare molto di piu’ in termini di interscambio e di investimenti reciproci. Sono a favore se noi investiamo piu’ in Cina e la Cina investe piu’ da noi".
Discussione su questo articolo