La Corea del Nord rivendica la scoperta dell’Unicorno, il mitologico cavallo con un corno sulla fronte dotato di poteri magici: "Gli archeologi dell’Istituto di storia dell’Accademia delle scienze sociali della Dprk (la Repubblica Democratica Popolare di Corea, ndr) hanno di recente riconfermato l’esistenza del rifugio del liocorno cavalcato da Re Tongmyong, fondatore del regno Koguryo (277 a.C.-668 d.C.)". La notizia, che avrebbe tutti i caratteri di uno scherzo ma che invece è riportata con grande serietà, è stata rilanciata il 29 novembre dall’agenzia ufficiale, la Kcna, almeno nella versione diffusa in Giappone e spiana la strada a ogni tipo di ironia. A conferma del ritrovamento, il dispaccio riporta il parere di Jo Hui-sung, direttore dell’Istituto, per il quale "i libri di storia coreani trattano l’argomento del liocorno cavalcato da re Tongmyong e parlano pure del suo rifugio".
La tana, in particolare, è stata localizzata a 200 metri dal tempio di Yongmyong sulla collina di Moran, a Pyongyang: una pietra di forma rettangolare con la scritta scolpita "Rifugio del Liocorno". L’iscrizione, in caratteri antichi, permetterebbe di datare il sito all’epoca del regno di Koryo (918-1392).
"Il capitolo su Sogyong (Pyongyang) dell’antico libro sulla ‘Storia di Koryo’ ha detto: l’Ulmil Pavilion è sulla cima del monte, col tempio di Yongmyong, uno degli otto punti panoramici di Pyongyang, sotto di esso. Il tempio – dice il direttore dell’ Istituto – serviva come palazzo di riposo per il re Tongmyong, quello in cui c’è la tana dell’unicorno".
La conclusione: "La scoperta del rifugio del liocorno, unita con la leggenda di Re Tongmyong, dimostra che Pyongyang era una capitale della Corea antica e del regno Koguryo", diventata molti secoli piú tardi la città natale di Kim Il-sung, il "presidente eterno" e fondatore dello Stato, e portata poi dall’ efficiente propaganda del regime a livelli mitologici. In sospetto è che possa essere uno scherzo, una risposta al sito satirico Usa, The Onion, che il Quotidiano del Popolo cinese ha preso sul serio nei giorni scorsi con la storia dell’elezione di Kim Jong-un, il "giovane generale" sudcoreano a capo della Dprk, come "uomo vivente piú sexy al mondo".
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