Martedi’ un incontro informale con il presidente del Consiglio Mario Monti, questa mattina un colloquio telefonico con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano: la sintesi che il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, fa’ del clima delle due conversazioni (sul tema della crisi economica, in Italia e in Europa) e’ netta: c’e’ ‘molta preoccupazione, molta preoccupazione’. Non sono di conforto gli ultimi dati. Il centro studi di viale dell’Astronomia, con l’analisi mensile ‘congiuntura flash’, avverte che ‘lo scenario globale e’ ulteriormente peggiorato. E in Italia la diminuzione del Pil proseguira”. La chiusura del secondo trimestre, con tutti gli indici negativi, annulla ‘le probabilita’ di rilancio nella seconda meta’ dell’anno’.
Per uscire dalla crisi, dice il centro studi di Confindustria, ‘quasi tutto ora dipende dall’evoluzione del quadro in Eurolandia, che sempre piu’ appare intrappolata in una spirale depressiva, a causa non tanto di aggiustamenti ineluttabili quanto dell’incertezza e dei danni che la gestione europea della crisi provoca, tra l’altro con politiche di risanamento troppo restrittive’, con l’azione della Bce frenata ‘da vincoli politico-culturali piu’ che istituzionali’.
Intanto, i sindacati sono scesi ancora in piazza, e ancora sul tema degli esodati: Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno incalzato il governo perche’ apra un confronto, convocando presto un incontro, e lavori ad una soluzione che copra la totalita’ dei casi di chi, dopo la riforma previdenziale, deve affrontare una finestra di tempo in cui ha perso lavoro e ammortizzatori sociali e non ha ancora una pensione. Sul fronte della crisi sara’ un autunno caldo? ‘Per il momento direi che ci aspettera’ un agosto preoccupante’ avverte la leader della Cgil, Susanna Camusso. Che incalza L’esecutivo di Mario Monti sulla mancanza di concertazione: ‘L’atteggiamento del governo di non volersi confrontare – dice – e’ il segno della sua difficolta’, non e’ in grado di risolvere i problemi’.
Dal fronte della Cisl, il leader Raffaele Bonanni rilancia l’invito a lavorare per ‘un patto tra governo centrale e governi locali, tra imprenditori e lavoratori’: serve ‘un patto sociale’, serve confronto, ‘non esiste – dice Bonanni – la possibilità che un governo faccia iniziative dirigistiche, come se fosse infallibile’. Intanto il numero uno della Uil, Luigi Angeletti, sottolinea ancora l’allarme lavoro: ‘La previsione e’ facile – avverte -: la disoccupazione nel 2012 non puó che aumentare e la ripresa non puo’ avvenire senza la riduzione delle tasse sul lavoro’. ‘Se la politica del governo sugli esodati e sulla spending review non dovesse cambiare, l’Ugl – dice il segretario generale, Giovanni Centrella – non avrebbe alcun problema a scioperare con Cgil, Cisl e Uil’.
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