Da quando ha doppiato l’avido Onceler nel cartoon Lorax, in uscita nelle sale italiane il 1 giugno – vede il mondo in modo diverso e ammette di non fare piu’ la doccia troppo calda e con troppo sapone. Marco Mengoni e’ molto orgoglioso di questa sua esperienza cosi’ diversa dal solito. ‘Credo che questo film insegni tante cose. Piu’ ripenso ai tanti messaggi di Lorax – spiega in un’intervista – e piu’ sono contento di averlo fatto’. E ci tiene ad aggiungere: ‘Spero che gli insegnamenti di questo film per i piccoli arrivino anche ai grandi, perche’ sono loro che crescono i bambini. E se molte cose le capiscono i grandi, i bambini possono crescere ancor meglio’.
‘Io ho una macchina eco – spiega l’artista di Ronciglione – e mi applico il piu’ possibile per la salvaguardia e il bene di questa nostra Terra, in cui siamo ‘in affitto’. E questo perche’ non ce la possiamo comprare e non possiamo proprio permetterci di comportarci in modo diverso’.
Sul doppiaggio vero e proprio Mengoni scherza: ‘Ci sono talmente dentro, che ormai ho cambiato lavoro. Faccio il doppiatore, non faccio piu’ il cantante’. Ma poi torna serio e spiega: ‘E’ un lavoro molto difficile, molto faticoso e di estrema concentrazione. E io non ne ho tanta e questo mi ha insegnato un sacco di cose’.
Sul suo personaggio, il cattivo Onceler, a cui si sente un po’ vicino anche fisicamente, dice: ”Un cattivo che ha una bipolarita’. Sotto sotto e’ un sensibile, e’ un buono insomma.
Lui che distrugge tutto, alla fine, ha la chiave per risolvere il problema che ha creato’.
Infine un accenno alla sua esperienza con un attore del calibro di Danny De Vito, che doppia il vulcanico guardiano della foresta: ‘Abbiamo scambiato poche parole ma quello che posso dire, a pelle e a chimica, e’ che lui e’ esattamente Lorax. Soprattutto per la sua bonta’ d’animo’.
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