Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Tg3, taglia corto: “Berlusconi vuole avere un rapporto con me? Bene, allora sostenga Monti senza mettergli tanti paletti, visto che questo governo è l’unica speranza di salvezza per l’Italia".
Il Cavaliere, ha continuato il leader Udc, “se vuole mi può telefonare, non ha bisogno di chiedere a Pisanu di parlarmi”. E ancora: “Non ho mai avuto sentimenti ostili contro Berlusconi, non mi sono mai accodato alle campagne contro Berlusconi. Ho rispetto per la sua forza politica e per i milioni di elettori del Pdl, ma ho una idea diversa dei moderati, che non sono populisti o demagoghi e affrontano le questioni per come si affrontano, come fa Monti".
"Chi propone un immediato e rapido abbassamento delle tasse o l’obiezione fiscale e’ un irresponsabile, perche’ l’Italia rischia ancora di fare la fine della Grecia". E’ giusto però “che si parli in modo progressivo di attenuare la pressione fiscale su famiglie e imprese”, se e quando “ci sara’ un extra gettito dall’evasione e quando la ripresa economica ricomincerà”. Queste cose Monti è intenzionato a farle, sottolinea Casini, lo stesso vale “per i partiti che lo sostengono". In questo periodo “stiamo facendo i compiti a casa che per molto tempo abbiamo rinviato".
La riforma del lavoro? “Il PdL la voterà. Sono giusti gli emendamenti per chiedere più flessibilità in entrata e per non rendere più difficili le assunzioni, ma quella del Pdl sul lavoro e’ una tempesta in un bicchier d’acqua e non una cosa seria”.
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