La Direzione nazionale del Pd, come si legge in una recente nota, ha approvato un ordine del giorno con il quale si impegna a sostenere il diritto di voto ai cittadini italiani residenti all’estero e la possibilità concreta di esercitare tale diritto alle elezioni politiche. Si tenga conto però che l’Assemblea della circoscrizione estero del PD, sempre secondo la suddetta nota, aveva inviato alla presidenza alcune richieste di impegno su diritto di voto, riordino rete consolare e tasse sulla casa. Inspiegabilmente, senza farne menzione, delle tre proposte solo una, quella del voto, ha ottenuto all’unanimità il sostegno dalla Direzione nazionale del partito. Rimane tuttavia inspiegabile e misterioso il motivo per cui le altre due richieste non siano state nemmeno prese in considerazione. Ma su questo i nostri rappresentanti non hanno ritenuto di dare alcuna informazione. Sia rispettato il loro omertoso silenzio!
Il sostegno espresso dal Pd in merito al voto viene senza ombra di dubbio in nostro favore, ma nello stesso tempo favorisce anche la possibilità per i nostri rappresentanti eletti di continuare ad aspirare alla attuale poltrona. In questa circostanza, è il caso di notarlo, essendoci in palio un interesse molto vitale, i nostri rappresentanti hanno saputo dare ampia dimostrazione di sapersi ben muovere, dimostrando coesione e determinazione, senza dimenarsi nel pantano come è avvenuto finora, ma individuando finalmente l’interlocutore giusto, che tanto peso ha nelle questioni vitali tuttora aperte, che – guarda caso – pure erano state sollevate in questa circostanza. Essi, in tal modo, hanno effettivamente motivo di rispondere a tutte quelle ingiuste critiche circa il loro operato che gli vengono mosse da parte degli ingrati connazionali, critiche che, a detta di qualche nostro deputato, sono del tutto "puerili".
Non resta che aspettare l’esito delle prossime elezioni, sperando che i partiti nazionali prima di chiedere il voto, come in sostanza ha fatto anche Renzi nel corso delle ultime primarie, diano ampia dimostrazione di un impegno serio nei nostri confronti, proponendo un loro programma che indichi gli obiettivi inerenti alle nostre problematiche e che gli eletti possano in base a questi portare avanti una linea di coerenza a livello parlamentare. Resta comunque il problema dell’affidabilità? Anche Renzi, leggendo il suo programma elettorale ad hoc per i connazionali all’estero, sembrava credibile. Sarà solo dotato di scarsa memoria, ma di tanta faccia tosta!
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