Parte dalla Sardegna la nuova stagione del Parma. La squadra Ducale si e’ ritrovata al sole al Geovillage di Olbia con una settimana di anticipo rispetto al tradizionale appuntamento di meta’ luglio. ‘Volevamo dare ai ragazzi la possibilita’ di una settimana di vacanza – spiega l’allenatore parmigiano, Roberto Donandoni – stando vicino ad amici e famiglie, ma allo stesso tempo creare un condizionamento in vista del ritiro vero e proprio che iniziera’ il 14 luglio’. Di fatto, aggiunge, quella sarda ‘sara’ una piccola preparazione con la liberta’ di stare insieme ad amici e parenti’, iniziando ad oliare i meccanismi di una compagine con facce diverse rispetto al passato, senza Giovinco, passato alla Juventus e con un Amauri di ritorno dopo l’ultimo anno a meta’ tra i bianconeri, di fatto fuori squadra, e Fiorentina. ‘Qualcosa e’ gia’ stato fatto e credo che la societa’ si sia gia’ mossa in una buona direzione – osserva Donandoni in una nota -: e’ chiaro che abbiamo perso dei giocatori importanti, bisogna ammetterlo, ma lo spirito del Parma deve essere questo, avere un mix di giocatori di prospettiva, da valorizzare, affiancati da giocatori di esperienza come puo’ essere Amauri’. Cosi’, sottolinea il tecnico, ‘questa settimana serve anche per coloro che entreranno a far parte del gruppo, iniziando a conoscere i propri compagni di squadra coi quali condivideranno lo spogliatoio’.
Quanto al mercato, prosegue Donandoni, positiva la blindatura di Paletta. ‘Un giocatore che ha fatto un’ottima stagione – ammonisce – e per questo era tra i piu’ ricercati da diversi club: il fatto che sia stato tolto dal mercato e che rimanga con noi un altro anno e’ un segnale di forza importante da parte della societa’ nei confronti della squadra e della tifoseria’. Contento della sua estate, ‘abbastanza tranquilla, movimentata solo dal viaggio in Cina con il Presidente Ghirardi e dal seguire gli ottimi Europei disputati dalla Nazionale di Prandelli, anche se tutti speravamo finisse diversamente’, Donandoni e’ pronto a rituffarsi sul lavoro. A Olbia, ‘ci saranno un paio d’ore di lavoro al giorno, alternate tra mattina e pomeriggio. Domenica pomeriggio i ragazzi saranno liberi e potranno rilassarsi con le proprie famiglie ed amici. L’importante – chiosa – sara’ la presa di coscienza da parte di tutti dell’idea che io e il mio staff abbiamo in mente per la prossima stagione’.
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