Ed ora tutti a chiedersi se il giocattolo si e’ rotto. Il 2012, che pure ha dato buone soddisfazioni (basta pensare alla Coppa Italia), rischia di concludersi, per il Napoli come un annus horribilis, dopo agli ultimi dieci giorni che hanno lasciato il segno sul morale di societa’, squadra ed anche sulla classifica. Due sconfitte consecutive in campionato, l’eliminazione in Coppa Italia, due punti di penalizzazione, la squalifica per sei mesi di Cannavaro e Grava: si faccia avanti chi pensa che una simile gragnuola di colpi possa essere smaltita senza ulteriori danni. La preoccupazione c’e’ e si vede. Mazzarri cerca di serrare le fila, di mantenere il massimo della concentrazione, di blindare i suoi giocatori nel bunker di Castel Volturno e di attendere che passi la buriana. Basterebbe forse un risultato pieno sabato pomeriggio a Siena perche’ i timori di un crollo verticale, che pure ci sono, si sciogliessero come neve al sole.
Lo spogliatoio cerca di ricompattarsi al suo interno. Ci vuole il contributo di tutti, uno spiegamento di forze fisiche e morali eccezionali per ritrovare la strada smarrita. Oggi pomeriggio la squadra si e’ ritrovata e prima della seduta di allenamento Mazzarri ed i giocatori si sono parlati a lungo. Lo aveva detto ieri sera Edinson Cavani all’uscita dagli spogliatoi, dopo la batosta inflitta dal Bologna. ‘E’ un momento delicato, forse uno dei piu’ delicati di questa squadra, ma in questi momenti dobbiamo dimostrare gli uomini e i calciatori che siamo. Ci guarderemo dritti negli occhi per cercare di reagire gia’ da Siena’.
La societa’, intanto, cerca di orientarsi sul mercato perche’ quel che sta accadendo rende quasi indispensabile intervenire per rinforzare la squadra. Riguardo alla squalifica di Cannavaro ed alla necessita’ di sostituire il capitano al centro della difesa, l’orientamento, fino a ieri, era quello di utilizzare le partite con il Bologna in Coppa Italia e con il Siena e la Roma in campionato, per far giocare Fernandez e capire se davvero possa essere un titolare fisso. La prima chance l’argentino se l’e’ giocata nel modo peggiore. E’ apparso lento, impacciato, a volte imbarazzante con le sue indecisioni ed ha gia’ fatto abbondantemente rimpiangere il grande assente, Paolo Cannavaro.
Ma non e’ solo la difesa che De Laurentiis e Bigon dovranno puntellare. A centrocampo Donadel ha mostrato grandi difficolta’ e di non essere ancora in grado di giocare ad alti livelli, dopo aver trascorso l’intera passata stagione in infermeria. In attacco serve una punta di peso da affiancare a Cavani che troppe volte sembra un predicatore nel deserto. Pandev ed Insigne hanno dimostrato sicuramente di essere due ottime spalle per il Matador, ma quando e’ il momento di buttarla dentro, e’ venuto fuori per entrambi qualche limite di troppo. Con tante paure e tanti affanni Il Napoli domani parte per Siena per affrontare una partita che assume ora connotazioni quasi drammatiche. Ma e’ in questi casi che si vedono le vere squadre.
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