La Juventus e’ pronta per il Milan. Conte ha fatto sostenere l’ultima rifinitura a Vinovo, ha parlato a lungo con tutti i giocatori poi ha diramato le convocazioni: 21 nomi, tra i quali figurano anche Asamoah e Chiellini, entrambi reduci da lievi infortuni. Il tecnico bianconero, soddisfatto della prestazione della squadra a Trebisonda, tornera’ a fare ricorso ad un ampio turn over, ripartendo dalla coppia Tevez-Llorente in attacco, mentre in difesa, viste le condizioni di Chiellini, la Juventus dovrebbe presentarsi con il trio Barzagli-Bonucci-Caceres, con Ogobonna pronto a subentrare.
La novita’ (si fa per dire) del centrocampo sara’, accanto a Pirlo e Pogba, Claudio Marchisio. Il bianconero ha disputato una grande partita a Trebisonda in sostituzione di Pirlo. Contro il Milan dovra’ invece sostituire Vidal. Due interpretazioni completamente diverse: il ruolo di Pirlo presuppone regia a tutto campo, grande copertura difensiva e verticalizzazioni a pescare l’attaccante in profondita’; il ruolo di Vidal invece richiede piu’ gioco di fascia, con inserimenti improvvisi a cercare la finalizzazione.
Marchisio ha dato prova di saperli ricoprire entrambi, e dopo aver sostituito Pirlo con il Trabzonspor eccolo pronto per sostituire Vidal col Milan.
"Non scopriamo certo ora il valore di Claudio – ha commentato Conte in Turchia -. Lui e’ un titolare a tutti gli effetti. Grazie alle sue caratteristiche rappresenta un’alternativa importante, un valore aggiunto". Sulle fasce la Juventus potra’ fare ricorso certamente a Lichtsteiner a destra, mentre per la fascia sinistra resta il dubbio Asamoah. Il giocatore e’ stato convocato, segno che Conte non ha ancora sciolto la riserva circa il suo impiego. Se non ce la dovesse fare, per la fascia sinistra e’ pronto Peluso. Che sia un giocatore o un altro, un dato e’ certo: la Juventus e’ pronta ad affrontare con la necessaria convinzione la partita di San Siro. Lo fara’ col dovuto rispetto che merita Clarence Seedorf, come ha sottolineato alla vigilia Andrea Barzagli, grande estimatore del giocatore olandese.
"Come giocatore e’ stato un fuoriclasse, e lo ha dimostrato sul campo vincendo quello che ha vinto – ha detto il difensore in un’intervista a Sky -. Come allenatore mi sembra che abbia personalita’ e idee. Ma passando da giocatore ad allenatore le cose cambiano. Vedremo solo in futuro se sapra’ essere un grande anche come allenatore".
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