“I romani hanno sborsato una cifra enorme per adempiere al dovere di pagare l’Imu, vincendo la poco consolante gara che li ha visti trionfare quali contribuenti più tartassati d’Italia. Roma ha dato per la prima rata dell’imposta ben 776 milioni di euro. La quantità di denaro incassato deve far riflettere il Campidoglio e far sì che l’assemblea capitolina stabilisca la quota al minimo per il pagamento della seconda rata, prevista alla fine dell’anno. Solo così si potrà cercare di salvare almeno in parte il potere d’acquisto delle famiglie evitando di azzerare le tredicesime con evidente ricaduta negativa sull’intero sistema economico e commerciale della città”. Lo dichiara in una nota il consigliere Pdl di Roma Capitale Fabrizio Santori, mentre in aula Giulio Cesare è iniziato il dibattito sulle delibere propedeutiche al bilancio capitolino che affrontano anche il nodo della prossima aliquota Imu. “Il senso civico e lo spirito di sacrificio offerto dalle famiglie romane, che pur con estremo disagio hanno compiuto il proprio dovere in questo delicato momento, è il richiamo più alto e chiaro alla necessità di regolare con oculatezza i fondi a disposizione di Roma Capitale, puntando al benessere e alla tutela dei cittadini nella speranza che il Parlamento e il Governo comprendano finalmente l’iniquità di un balzello che deve essere abolito. I romani con il loro impegno hanno dimostrato fiducia e speranza nella lotta contro la crisi economica, una fiducia e una speranza che è compito degli amministratori non deludere”, conclude Santori.
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