E’ finita. Forse. Silvio Berlusconi ha scontato questa mattina l’ultima giornata di servizi sociali presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, cui era stato destinato come pena alternativa in seguito alla condanna per il caso Mediaset. Ma l’esperienza dell’ormai ex Cavaliere potrebbe non essersi esaurita, e continuare magari sotto forma di volontariato: a lasciarlo intendere è stato proprio Berlusconi, spiegando che "l’incontro con la Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il tempo passato con i malati, con i volontari, con gli operatori sanitari e sociali è stata un’ esperienza toccante e ha rappresentato una pausa di serenità. Per questo intendo continuare questa esperienza e questo impegno. Credo che la politica, tutta la politica, avrebbe molto da imparare dall’ umanità e dalla dedizione che ho trovato tra coloro che volontariamente e generosamente si dedicano alla cura di chi soffre".
La notizia della continuazione del lavoro di Berlusconi non è confermata dal direttore della Sacra Famiglia, Paolo Pini, che però spiega a RepubblicaTv che "il bilancio è assolutamente positivo, abbiamo fatto il nostro dovere, con molta semplicità perché siamo una organizzazione ogni cosa che viene chiesta. Non so se Berlusconi tornerà, ma se l’ha detto lui… Noi ci siamo lasciati con una stretta di mano".
L’ex primo ministro era stato condannato il 1 agosto del 2013, in via definitiva, a 4 anni, di cui 3 prescritti: i dodici mesi restanti sono stati commutati in servizi sociali e scontati con una cinquantina di incontri presso il centro di Cesano Boscone. Ma proprio nel giorno in cui Berlusconi finisce di espiare la sua pena, torna d’attualità un altro caso che lo riguarda, quello relativo alle escort: nuove intercettazioni pubblicate in questi giorni riprendono Berlusconi conversare con l’ormai famigerato Giampaolo Tarantini, al quale il capo di Forza Italia dice "di avere tra le mani due obiettivi interessanti". Ma c’è anche uno stralcio di telefonata con Belen Rodriguez, alla quale sembra promettere un programma in Mediaset.
La diffusione di nuove intercettazioni ha scatenato la prevedibile protesta dell’entourage di Silvio Berlusconi. Perfino Raffaele Fito, in questo momento forse il più acerrimo ‘nemico’ di Berlusconi, lo difende: "Sono note le ragioni del mio dissenso e della battaglia politica che, dentro Forza Italia, sto conducendo in modo aperto e trasparente insieme a tanti colleghi, e con tanto entusiasmo e sostegno in tutta Italia. Detto questo, sono indignato per l’ulteriore ondata di fango mediatico scagliato verso Silvio Berlusconi".
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