E’ saltato il pranzo che Silvio Berlusconi in persona aveva convocato a Palazzo Grazioli. Sarebbe stata una occasione di incontro fra il Cavaliere e i ministri azzurri: sul tavolo doveva esserci la legge di stabilità, ma anche – siamo pronti a scommetterci – la crisi interna al PdL. Tuttavia, l’uomo di Arcore ha deciso di rinviare la colazione di lavoro. Un rinvio – riferiscono fonti parlamentari – legato alle fibrillazioni che riguardano il nodo della decadenza. Il Cavaliere non avrebbe affatto gradito la decisione del Pd e di Scelta civica di rendere palese il voto sull’ineleggibilità. Secondo altre indiscrezioni, il leader azzurro avrebbe deciso di annullare l’appuntamento perchè il faccia a faccia di ieri sera con Alfano non sarebbe andato bene. Ciascuno, infatti, dopo l’incontro è rimasto sulle sue posizioni.
Silvio – racconta chi lo ha potuto sentire di recente – sarebbe infastidito da tutte queste beghe di cortile e la scelta del voto palese sulla sua decadenza assunta dalla Giunta per il regolamento del Senato lo avrebbe fatto indisporre ancor di più. Al punto di far saltare il pranzo con i suoi ministri. L’ex premier, che nel pomeriggio dovrebbe ricevere i ‘lealisti’ Raffaele Fitto e Saverio Romano, spinge per anticipare il giorno della verita’ e della conta, quello della celebrazione del Consiglio nazionale. Berlusconi, raccontano, e’ deciso ad andare fino in fondo con il progetto della nuova Forza Italia.
Mariastella Gelmini, esponente di punta del PdL, spiega: “Al momento non vedo un Berlusconi in minoranza all’interno del Pdl". Il Cav, continua, “ha scelto di non perdere una minoranza all’interno del partito, che ha saldamente nelle proprie mani. Indubbiamente, c’è una minoranza che ha determinato uno strappo il 2 ottobre ma, mi auguro, anche a seguito delle dichiarazioni di Angelino Alfano e di altri esponenti, che questo strappo possa rientrare". Non resta che attendere gli eventi dei prossimi giorni per capirlo.
Discussione su questo articolo