Silvio Berlusconi ha incontrato nel pomeriggio di martedì scorso, a palazzo Grazioli, alcuni italiani residenti in Europa, in vista delle elezioni dei Comites. Qualcosa di importante, non era mai successo. A organizzare l’incontro, secondo quanto appreso da ItaliaChiamaItalia, l’On. Guglielmo Picchi (presente alla riunione), eletto all’estero nella ripartizione Europa, l’unico parlamentare azzurro eletto oltre confine alle ultime elezioni politiche.
Tra i vari forzisti che dal Vecchio Continente sono giunti a Roma, persone provenienti da Regno Unito, Germania, Spagna, Svizzera, Polonia.
Al tavolo, insieme a Berlusconi e Picchi, c’era anche Vittorio Pessina, naturalmente, responsabile di Forza Italia per gli italiani all’estero. Martedì nella residenza romana del Cav anche Raffaele Fantetti, senatore di Forza Italia che nella scorsa legislatura entrò in Parlamento al posto di Nicola Di Girolamo, che, finito piuttosto male, implicato nello scandalo Fastweb Telecom, fu costretto a lasciare il seggio.
Berlusconi, come sempre, è stato il vero protagonista dell’incontro. Ha parlato del suo percorso politico, dei suoi viaggi all’estero, ha invitato i connazionali residenti in Europa a battersi per la bandiera di Forza Italia anche oltre confine, ha detto loro di essere sempre presenti sul territorio e di darsi da fare per mantenere alto il nome del partito. Non sono mancate le solite barzellette né i sorrisi, come quando l’uomo di Arcore ha invitato uno dei presenti a cambiarsi la cravatta: quella che aveva, a quanto pare, era davvero orribile.
L’INFILTRATO Tra gli azzurri provenienti dall’Europa e convocati da Guglielmo Picchi, c’era anche un “infiltrato”, un italiano residente nella Repubblica Dominicana. Si tratta dell’imprenditore, ormai in pensione (o quasi), Giuseppe Bozzi, che grazie all’interessamento del senatore Vittorio Pessina è riuscito a partecipare all’evento. Bozzi, che nella Repubblica Dominicana sta aprendo un Club di Forza Italia a La Romana, nonostante il tempo dell’incontro con Silvio fosse ormai scaduto, ha voluto evidenziare al Cavaliere il caos che vive la comunità italiana della RD da quando l’ambasciata d’Italia a Santo Domingo ha chiuso i battenti, ovvero dal 1 gennaio 2015. “Presidente – ha esordito Giuseppe -, io glielo devo proprio dire: gli italiani della Repubblica Dominicana, ma anche i dominicani, sono incazzatissimi”, ha sottolineato Bozzi. Per poi aggiungere: “Da quando l’ambasciata d’Italia ha chiuso la comunità italiana vive una situazione di totale confusione”.
Berlusconi si è dimostrato molto attento, mentre Giuseppe parlava. Ha preso appunti: “prendo nota del caso”, ha detto l’ex premier, per poi assicurare: “prenderò molto a cuore la vicenda”. Un piccolo-grande successo da parte dell’azzurro residente ai Caraibi, che certamente ha parlato anche in nome di tutti gli italiani della RD.
Nel silenzio generale di tanti, compreso tanti eletti all’estero – solo il MAIE dell’On. Ricardo Merlo si è dato da fare, sul territorio e a Roma -, Berlusconi ha garantito dunque il suo interesse. Per noi italiani residenti nella RD, abbandonati da tutti o quasi, che il leader di Forza Italia garantisca impegno, è qualcosa di importante. Certo, non ci accontentiamo delle parole. Da parte nostra, come Italiachiamaitalia.it, non possiamo fare altro che ricordare al caro zio Silvio che ogni promessa è debito. Gli staremo col fiato sul collo, a lui e al suo partito.
Discussione su questo articolo