Moody’s, Fitch e Standard & Poor’s finiscono sotto la lente dell’Esma. L’Autorithy europea per i mercati ha aperto un’indagine, che dovrebbe concludersi per la fine dell’anno, per determinare se i criteri adottati dalle tre principali agenzie di rating per la valutazione delle banche siano stati sufficientemente ‘rigorosi e trasparenti’. Al Financial Times il presidente, Steven Maijoor, ha spiegato perche’ l’attenzione e’ cosi’ alta: ‘il rating delle banche e’ molto importante perche’ interagisce con i rating sovrani e i titoli di Stato’. Arriva in serata la puntualizzazione di Standard&Poor’s: ‘Saremo lieti di spiegare all’ESMA, nell’ambito del suo programma di ispezioni regolari, i passi che abbiamo preso per massimizzare la qualità, la trasparenza e la coerenza dei nostri rating bancari’. ‘Siamo orgogliosi del forte track record dei nostri rating bancari in Europa come indicatori del rischio di insolvenza’, sottolinea in una nota l’agenzia di rating.
Lo scorso 21 giugno la scure di Moody’s si e’ abbattuta su tutte le principali banche europee e americane. Quindici in tutto, di cui nove nel Vecchio Continente (Credit Suisse, Deutsche Bank, Bnp Paribas, Credite Agricole, Societe’ Generale, Hsbc, Barclays, Ubs, Royal Bank of Scotland), cinque negli Usa (Jp Morgan Chase, Morgan Stanley, Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup) e la canadese Royal Bank of Canada. La motivazione: una significativa esposizione ‘alla volatilita’ dei mercati e a rischi di forti perdite’. Mentre Fitch, a dicembre scorso, ha deciso il downgrade di sette banche: 4 europee (Deutsche Bank, Bnp Paribas, Barclays, Credit Suisse) e 3 americane (Bank of America, Citigroup e Goldman Sachs). Poi, tra maggio e giugno, ha bocciato il rating di 5 istituti greci e di 18 spagnoli.
Molte sono le critiche piovute nei confronti delle agenzie di rating finite anche al centro dell’inchiesta della Procura di Trani. Sotto osservazione e’ finita’, soprattutto, Standard & Poor’s (indagata per manipolazione del mercato), dopo che a gennaio scorso ha declassato l’Italia di due gradini (da A a BBB+) esprimendo giudizi negativi anche sulle banche. Tra le carte dei magistrati e’ finita una mail agli autori del report da parte del responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi, che contestava loro di aver espresso giudizi contrari alla realta’ sia sul debito sovrano sia sul nostro sistema bancario.
Tornando all’Esma, l’Autorita’ europea indaghera’ per verificare se Moodys’, Fitch e Standard & Poor’s avessero ‘sufficienti risorse analitiche ed esperienza’ per assumere quelle decisioni. ‘Un cambio in blocco del rating non puo’ essere una scusa – afferma Maijoor all’Ft – per prendere le decisioni in meno tempo. E’ importante che ciascun rating abbia lo stesso livello di attenzione nei dettagli e nelle analisi’. In una nota Adusbef e Federconsumatori plaudono all’iniziativa sottolineando, non senza un pizzico di ironia, che ‘con qualche anno di ritardo anche l’European Securities and Markets Authority (Esma) avvia un’indagine per verificare i criteri di valutazione sul rating delle banche da parte delle tre principali agenzie di rating internazionali’.
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