L’idea è quella: se la polizia è equipaggiata con auto veloce, più facile sarà effettuare gli inseguimenti e acchiappare chi ha commesso qualche reato. Quanti inseguimenti ci sono negli Stati Uniti? E se una volta c’erano solo i film a riprodurli, adesso è sempre più normale vederli nei video, dagli elicotteri. Uno degli inseguimenti più celebri nella storia della polizia americana è stato sicuramente quello che ebbe come protagonista O. J. Simpson il 17 giugno del 1994: si è stimato che furono oltre 95 milioni gli americani che si sintonizzarono sui canali tivù per seguire la Ford Bronco tallonata dalle macchine della polizia di Los Angeles. Celebre inseguimento perchè O. J. era un personaggio più famoso, poi però quel genere di spettacolo, anche con protagonisti sconosciuti, è diventato comune in televisione, dalle tivù locali, ma anche le dashcam, le telecamere posizionate sul cruscotto della macchina della polizia hanno per anni fatto da testimoni oculari. Da lì sono nati show televisivi, anche molto seguiti. Ma le cose stanno cambiando anche per quello che riguarda gli inseguimenti sulle strade degli Stati Uniti.
Tutti i vari dipartimenti di polizia hanno adottato una politica restrittiva per quello che riguarda gli inseguimenti. In molti, tra questi ci mettiamo anche diversi produttori televisivi, sono rimasti delusi nel vedere un calo degli inseguimenti in seguito alle politiche più severe messe in atto dalla polizia americana. Lo ha detto anche l’International Associaton of Chiefs of Police (IACP), l’associazione che raccoglie i capi di polizia. Il motivo è molto semplice e per avere una idea basta guardare i numeri dal 1980 all’inizio del nuovo millennio, ogni anno quasi 350 persone sono morte a causa di questi inseguimenti e un problema è che spesso i fuggitivi sono coloro che hanno commesso i delitti più banali e che non giustificano uno spiegamento di forze e rischi di perdite di vita che possono essere elevati. Non ci sono troppe cifre ufficiali, ma comunque uno studio della California Highway Patrol, datato, risale agli inizi degli Anni Ottanta, dimostrò che appena il 5% di coloro che erano fuggiti davanti alle forze dell’ordine avevano alle spalle reati che comportavano l’uso di un’arma.
Non ci sono poi solo questi aspetti, ma, visto che siamo negli Stati Uniti, il rischio di cause (e sentenze) milionarie, che poi devono pagare i contribuenti, sono sempre più elevati. Ecco allora la domanda: servono ancora auto super veloci in dotazione alla polizia americana? Difficile rispondere, anche se proprio da Los Angeles, una delle zone dove più frequenti sono gli inseguimenti, è arrivata una risposta che poi porta un nome italiano: Lamborghini Gallardo. Sì, proprio il bolide della casa del Toro ha fatto la sua apparizione al Los Angeles Police Department, anzi si può dire che sia proprio entrato a far parte del corpo di polizia che è conosciuto a tutti, anche perchè non si contano le volte che ha preso parte, anche da protagonista, a film usciti da Hollywood.
La Gallardo in questione, il cui prezzo base negli USA è di 182.000 dollari e che sfiora i 320 chilometri all’ora, sarà infatti destinata solo a eventi di beneficenza e servirà anche per il reclutamento per il team ‘aereo’ del dipartimento. Allora i contribuenti hanno speso una bella sommetta solo per rappresentanza? No, niente di tutto ciò, con la crisi di cassa che c’è sarebbe scoppiato il putiferio se fossero stati spesi tanti soldi solo per una bella macchina. No, la Gallardo è stata donata, anzi l’uso dell’auto è stato offerto da Nathalie e Travis Marg, coppia facoltosa, lui presidente della Light Source 1, azienda di fibre ottiche, che evidentemente aveva una Lambo di troppo nel proprio garage e ha pensato che con i colori del LAPD avrebbe potuto fare qualcosa di più e di meglio. Così la Gallardo della polizia ha celebrato il proprio debutto con account personali in Twitter e Instagram e sotto l’hashtag #LAPDLambo; il dipartimento ha anche invitato la cittadinanza a vedere la macchina al Los Angeles County Air Show.
"Nessun inseguimento – ha scritto Jeff Glucker di MotorAuthority.com – perché l’auto in questione sarà utilizzata invece per far apparire qualche sorriso in più. E non c’è nemmeno motivo di arrabbiarsi per i contribuenti, si tratta di una donazione e non avrà nessun peso sul bilancio”. Già perchè poi alla fine del giorno quello che conta sono solo i… conti.
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