Paolo Scarpa Bonazza Buora (PdL), presidente della Commissione agricoltura del Senato, è molto critico nei confronti della manovra messa a punto del governo guidato da Mario Monti. Molto duro il giudizio di Scarpa, secondo il quale “l’agricoltura italiana non e’ mai stata bastonata sotto il profilo fiscale come con il decreto ‘Salva Italia’. Aumenti allucinanti degli estimi catastali e dei coefficienti moltiplicatori sui terreni e sui fabbricati rurali che sono i principali strumenti di produzione”.
Il presidente della Commissione sottolinea: “Non viene considerata la differenza che esiste tra agricoltori professionali e proprietari di beni affittati. Ciò si ripercuoterà, tra l’altro, sull’ammontare delle imposte di successione e sulla tassazione delle compravendite, con danni insostenibili per il sistema delle imprese ed in particolare per i giovani”.
Non è finita qui: “L’Irap, abbattuta per le altre imprese, resta inalterata per le aziende agricole, con conseguenti danni occupazionali”.
Conclusione? “Sarà bene che il Governo e Catania ricordino che politica agricola non significa solo politica agricola comunitaria, dove peraltro si sta profilando un’altra batosta per l’Italia, ma anche politica nazionale che oggi appare completamente abbandonata a se stessa”.
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