"Le norme di sicurezza per entrare nella cabina di pilotaggio sono state cambiate dopo gli attentati alle Torri Gemelle del 2001. Ora stiamo valutando, anche con Lufthansa, che lezioni trarre dal tragico disastro sulle Alpi. Un episodio impossibile da prevedere, ovviamente. Ma ora dobbiamo capire come impedire che accada di nuovo". Così Ilja Schulz, capo del sindacato dei piloti tedeschi Verein Cockpit, in una intervista alla Stampa, commenta le rivelazioni della scatola nera sul co-pilota suicida che ha potuto chiudere il pilota fuori dalla cabina di pilotaggio e suicidarsi alla guida dell’aereo insieme alle persone a bordo. E precisa che il sistema dell’obbligo di due persone nella cabina è adottato solo da una compagnia aerea americana e quindi "bisogna capire se è davvero un modo per migliorare la sicurezza. Voglio dire, se un pilota è malintenzionato, può anche aggredire l’altro pilota e metterlo fuori gioco comunque", "penso che dobbiamo discutere seriamente come evitare che un episodio del genere si ripeta" e "con calma, senza soluzioni affrettate".
Precisa anche che i piloti Lufthansa e Germanwings vengono testati psicologicamente e che "ogni check implica anche un esame medico e un buon medico si accorge se qualcosa non va", "siamo sottoposti a test psicomotori, tecnici ma anche psicologici". E conclude: "Capisco i colleghi di Germanwings che in questi giorni non se la sono sentiti di pilotare. Bisogna assolutamente rispettarli".
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