I loro due bambini – di 6 e 4 anni – non si sono accorti di nulla. Si sono svegliati qualche ora piu’ tardi in una vettura dei carabinieri ed hanno chiesto dello loro mamma che purtroppo non c’e’ piu’ perche’ – cosi’ hanno ricostruito gli investigatori – e’ stata uccisa dal loro papa’, nel corso di una lite scatenata dal sospetto di un presunto tradimento. Questo in Campania. Anche a Milano, sempre a causa della gelosia, si e’ consumato un altro dramma: la morte di un uomo, ritrovato carbonizzato, che prima di darsi fuoco aveva accoltellato la sua ex compagna passata a ritirare le sue ultime cose dalla cosa dell’uomo.
L’ennesimo uxoricidio e’ avvenuto nel cuore della scorsa notte, in un’abitazione del centro di Palma Campania, un comune della zona vesuviana, in provincia di Napoli. E al centro di tutto, ci sarebbero dei messaggi letti su Facebook. Giancarlo Giannini, 35 anni, operaio di una azienda conserviera della zona, ha iniziato a litigare con la moglie, Alessandra Sorrentino, una bella donna, di nove anni piu’ giovane, casalinga. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, l’uomo che da poco ha perso la mamma, era accecato dalla gelosia. Di sospetti, su un presunto tradimento della moglie, ne aveva gia’ da qualche tempo. Tanto che aveva fatto installare sul pc della vittima un programma in grado di consentirgli la lettura dei messaggi inviati e la non cancellazione della cronologia. Ieri sera alcuni di quei messaggi li ha letti. Uno su tutti, un ‘ti amo’, spedito non si sa a chi. Lo ha raccontato lo stesso Giannini al pm, tanto che il pc e’ stato sequestrato e sara’ esaminato per trovare un riscontro alle dichiarazioni rese.
Da qui la lite, il raptus. Dalle parole ai fatti, purtroppo, il passo e’ stato molto breve. Ha afferrato un paio di forbici assestando i primi fendenti. La donna ha cercato di fuggire alla furia della violenza, tentando di trovare riparo sul balcone. Ma e’ stato del tutto inutile. E’ stata raggiunta dal marito che ha preso delle altre forbici, colpendola nuovamente. Un colpo e’ stato assestato al petto.
Qualche vicino ha sentito le urla della donna ed ha chiamato i carabinieri della locale caserma. E quando i militari sono giunti sul posto si sono trovati dinanzi ad una bruttissima scena. Alessandra era in un pozza di sangue: troppo gravi le ferite. La morte e’ arrivata in pochi minuti. Il marito era in evidente stato confusionale, con gli abiti sporchi di sangue.
I due bambini sono stati portati via dalla loro casa dai carabinieri. Sono stati affidati ad alcuni familiari. In macchina quando si sono svegliati hanno chiesto della loro mamma. Ora pero’ qualcuno dovra’ dire loro che nella notte e’ stata uccisa.
E si orientano verso una tragedia dovuta alla gelosia anche le indagini sull’omicidio-suicidio di San Donato Milanese. Secondo la prima ricostruzione dei carabinieri la donna, 26 anni, sarebbe stata aggredita dall’uomo di 34 anni. La coppia sembra si stesse lasciando. La giovane, per sfuggire alla follia omicida dell’ex, si e’ lanciata dal primo piano e l’uomo si e’ cosparso di liquido infiammabile e si e’ dato fuoco, morendo tra le fiamme.
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