Si è tenuta oggi 5 Marzo presso la Casa Argentina la presentazione del progetto culturale – scientifico “Il Mal di testa ha i giorni contati”. La conferenza si è aperta con i saluti dell’On. Mario Borghese (MAIE), medico e parlamentare italoargentino, che ha promosso l’iniziativa; gli interventi sono stati a carico dell’addetto culturale dell’Ambasciata argentina, dott. Federico Gonzalez Pedini, del Presidente dell’Associazione 3C International, On. Peppino Accrogliano’, del prof. Giuseppe Nappi dell’Universita’ di Pavia e presidente della Fondazione IRCCS “Istituto Neurologico C. Mondino” e del Prof. Franco Maria Avato (CIRNA) che ha illustrato il Calendario della cefalea.
Soddisfazione dell’on. dott. Mario Borghese per la grande partecipazione all’iniziativa. “Molte persone sono intervenute per conoscere questo particolare calendario che permette di monitorare la malattia e comunicare in maniera più scientifica i sintomi al medico – ha dichiarato il deputato italoargentino del MAIE – Ma erano presenti anche colleghi specialisti che utilizzeranno questo strumento per raccogliere informazioni obiettive sulle condizioni dei propri pazienti al di la’ dell’emotività che caratterizza questa patologia”.
“Considerato che la comunicazione scientifica avveniva comunemente in lingua inglese – ha detto il Prof. Nappi – abbiamo costituito con la Carta di Pavia, un accordo tra varie istituzioni italiane ed estere, il Gruppo Linguistico Neolatino sul Mal di Testa per facilitare la comunicazione medico/paziente per una malattia – la cefalea – dove è più importante la narrazione dei sintomi che la loro rilevazione scientifica: la narrazione avviene quindi nella propria lingua d’origine. Il calendario multilingue è una delle fasi del nostro progetto”.
“Il MAIE si è messo a disposizione di questo progetto sul la salute degli italiani – ha aggiunto l’on. Ricardo Merlo – e, tra le altre cose, la traduzione in spagnolo è stata effettuata dalla Dott.ssa Lola Gimenez, la nostra stagista italoargentina del Master della Fondazione Alma Mater”.
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